Prendere parte a una sfilata di carnevale non è cosa da tutti i giorni. Lo è ancor meno per chi fatica a sentirsi parte di un qualcosa, spesso allontanato e non coinvolto. Per questo le prossime tre domeniche saranno delle giornate speciali per i ragazzi della Cooperativa Utopia che si ritroveranno ad aprire la sfilata del carnevale di Fano. Il più antico carnevale d’Italia dà concretezza alla parola inclusione e per questo ha permesso ai ragazzi della Comunità Acquaviva di Cagli e di Casa Lucia di Cuccurano di vivere da protagonisti questa grande festa.

La sfilata in viale Gramsci sarà solo l’atto conclusivo di un percorso di avvicinamento al carnevale per le due realtà, che fra le altre cose hanno avuto la possibilità nelle scorse settimane di visitare la fabbrica del carnevale e vedere i carri in fase di allestimento, guidati dalla presidente della Carnevalesca Flora Giammarioli. Particolarmente colpiti i ragazzi di casa Lucia che arrivando per lo più da altri Paesi, neppure riuscivano a capire che cosa fosse un carro di carnevale: “Spiegare a chi un Carnevale non l’ha mai visto come si costruisce un carro non è affatto semplice eppure è assolutamente magico – racconta Lara Ricciatti, coordinatrice della struttura – I ragazzi di Casa Lucia pensavano che un grande macchinario producesse i pezzi dei carri, invece, come per incanto, hanno scoperto che tutto parte da un piccolo pezzo che, con dedizione e cura, cresce sempre di più, fino a diventare qualcosa di maestoso e gigante; un po’ come la definizione del loro futuro. Domenica sfileremo e, per questo, voglio ringraziare l’Ente Carnevalesca, per aver dato questa importante opportunità ai ragazzi. Per loro non solo sarà una nuova esperienza, ma anche la dimostrazione tangibile che tutta la città di Fano sa accogliere ed integrare, e questo vale più di mille parole”.

Se questa domenica saranno i ragazzi di casa Lucia i primi a sfilare indossando i panni del Vulón, maschera tipica del carnevale fanese, nelle due domeniche successive saranno protagonisti quelli della comunità Acquaviva, minori dai 9 ai 18 anni con patologie psichiatriche. “I ragazzi non vedono l’ora – spiega la direttrice della comunità Lucia Micheli – Per loro il carnevale è sempre una festa speciale, di puro divertimento ed essere protagonisti del più grande evento a tema del nostro territorio per loro è motivo di orgoglio. Sarà un’occasione da vivere con il sorriso, godendo al massimo dell’abbraccio della città di Fano”.

 

Cooperativa Utopia e le sue strutture

La Cooperativa Utopia nasce con la principale finalità di affiancare e tutelare i minori con problemi di tipo psichiatrico e/o di integrazione, accompagnandoli nella loro crescita. Un impegno portato avanti sempre, quando possibile, assieme alle loro famiglie, affinché tutti abbiano pari opportunità.

Per questo ad oggi ha due importanti strutture: Comunità Acquaviva a Cagli e Casa Lucia a Fano.

La prima a prendere vita, nel 2006, fu la Comunità Acquaviva di tipo terapeutico dedicata ai minori che oggi opera sul territorio di Cagli. In principio si trovava nella frazione di Acquaviva – da cui prende il nome – e si dedica a ragazzini delle fasce di età 9-13 (la prima in Italia) e 14-18 anni con problematiche con patologia psichiatrica, anche in comorbidità con lieve ritardo mentale, con sintomatologie subacute o post acute. Si tratta di una doppia struttura residenziale h24 in grado di accogliere un massimo di 20 utenti, sia maschi che femmine.

Casa Lucia invece nasce a seguito dell’intensificarsi del fenomeno migratorio di questi ultimi anni. Casa Lucia è una struttura che ospita richiedenti asilo politico, minori stranieri non accompagnanti, minori di qualsiasi nazionalità trovati sul nostro territorio senza una famiglia e minori da collocare in struttura da parte dei tribunali, di età compresa tra i 15 e i 18 anni. Oltre ai corsi di alfabetizzazione, “Casa Lucia” propone ai suoi ospiti percorsi di formazione professionale che si tengono nell’Istituto Alessandro Volta di Fano.