COME ENTRARE
L’inserimento degli ospiti in Comunità è subordinato alla stipula di una convenzione tra la Cooperativa Sociale Utopia e l’Ente Inviante (ASL di residenza). Non vengono stipulate convenzioni con persone fisiche. Eventuali domande di inserimento da parte di famiglie o tutori vengono dirottate ai Servizi Pubblici di appartenenza.
Il paziente dovrà essere presentato dal servizio pubblico che lo assiste attraverso una relazione scritta che consenta una prima valutazione della idoneità della nostra struttura per il trattamento della situazione clinica attuale.
L’equipe clinica valuta la richiesta e programma un primo incontro con i servizi invianti. Durante questo incontro avviene l’ approfondimento del quadro clinico- psicosociale del minore e l’iniziale delineazione di un possibile quadro progettuale dell’intervento. Valutata la possibilità di un eventuale ingresso in comunità si programmeranno incontri di avvicinamento e conoscenza con il minore allo scopo di costruire un’alleanza di lavoro: almeno un primo colloquio clinico, a cui fa seguito un invito a pranzo in Comunità.
Durante questi incontri il minore potrà così sperimentare e conoscere direttamente la vita di comunità e si permetterà all’equipe di valutarne l’effettiva possibilità d’inizio del percorso terapeutico anche tenendo conto della compatibilità con il gruppo di utenti di quel preciso momento storico. L’obiettivo di questi incontri preliminari è cercare di capire insieme al ragazzo se c’è una seppur minima motivazione ad intraprendere un percorso comunitario, intesa almeno come un parziale riconoscimento del proprio disagio, un bisogno di aiuto e un desiderio di cura.
In questa fase dell’inserimento sono previsti inoltre incontri con i genitori volti ad un loro coinvolgimento nell’avvio del percorso e ad un approfondimento della storia clinica del minore. Al termine di tali incontri l’equipe deciderà circa la possibilità e i tempi di inserimento.
L’accoglimento definitivo del paziente non potrà avvenire prima di aver completato i colloqui preliminari e senza che l’ingresso sia stato concordato con DSM o Servizio di Neuropsichiatria di appartenenza del minore. È necessario disporre di referenti di facile e costante reperibilità del Servizio Pubblico Inviante al fine di poter far fronte a quadri di urgenza, anche psichiatrica, che potessero insorgere in corso di trattamento.
Il giorno dell’ingresso del ragazzo si richiede la sottoscrizione del regolamento da parte dei genitori o facenti funzione e dei servizi invianti come forma di condivisione del progetto di comunità. Prima dell’ingresso vengono richieste le analisi e gli accertamenti medici necessari secondo il “Protocollo sanitario di ingresso”. L’esecuzione di questo protocollo sanitario serve infatti a garantire che non ci siano problematiche organiche urgenti, così che l’iniziale periodo di inserimento dell’ospite in comunità possa focalizzarsi a conoscersi ed instaurare una relazione di fiducia, che sia la base di tutti gli interventi successivi.
In seguito all’inserimento è previsto un periodo di osservazione clinica del minore, della durata variabile tra i 30 e i 60 giorni: si procede attraverso un approfondimento anamnestico, una valutazione psichiatrica, una valutazione psicologica di tipo psicodinamico. Partendo dal presupposto che l’ utente è il protagonista del proprio processo terapeutico, è solo attraverso la sua conoscenza e con la sua alleanza che è possibile costruire un progetto, perciò dopo questa prima fase di conoscenza reciproca si prevede un incontro congiunto con tutte le parti coinvolte (utente, comunità, servizio inviante e la famiglia), per concordare gli obiettivi e la tempistica del Progetto Terapeutico Individualizzato.
Via Fontetta, 61
61043 Cagli (PU)
Tel. e Fax: 0721/787020Direttora Lucia MicheliTel +39 342 8943621
AMMISSIONE IN COMUNITà IN BREVE
La richiesta di inserimento del ragazz* da parte del Servizio pubblico deve essere accompagnata da dettagliata documentazione anamnestica, sanitaria e sociale, utile ad inquadrare il caso al fine di cogliere gli elementi caratteristici del soggetto e poter valutare la sussistenza dei pre-requisiti necessari, ossia la presenza di autonomie personali e relazionali tali da permettere all’intervento di caratterizzarsi da un punto di vista formativo, educativo, riabilitativo e non solo come meramente assistenziale.
Nel caso vi sia la disponibilità di posti per nuovi inserimenti, viene dato il via ad un iter che prevede:
• Colloqui diretti con il soggetto, i famigliari e Servizi che hanno in carico il minore.
• Osservazione diretta attraverso uno o più incontri col minore in Comunità.
• Valutazione dei dati.
• Comunicazione dell’esito -positivo o negativo- alla domanda d’inserimento.
• Organizzazione dell’eventuale inserimento attraverso l’affidamento al gruppo di presa in carico formato dall’Equipe terapeutica.
• Per ogni soggetto è previsto un periodo di inserimento in prova di 30 giorni.